Allergia ai ratti

Il ratto, come qualsiasi altro animale, può provocare allergia.

A differenza di ciò che si può pensare non è il pelo la causa, bensì sono tre gli allergeni scatenanti: la saliva, l'urina e le cellule di pelle morte.

La saliva del ratto che si pulisce il pelo, l'urina che immancabilmente attraverso le zampe può essere trasportata al pelo, le cellule morte della pelle che si trovano nel pelo.

Esistono forme di allergia lievi e forme più gravi e difficili con cui convivere, si può essere allergici ai ratti praticamente fin da subito oppure dopo anni, all'improvviso.

Non va confusa la reazione allergica con una normale irritazione della pelle dovuta a graffi: l'irritazione vede la pelle gonfiarsi attorno al graffio, prudere un pò, arrossarsi per poi svanire  nel giro di ore, al massimo un giorno.

Al pari di una graffiata di gatto, per capirci. E' una normale reazione della pelle ad una ferita superficiale fatta con unghie non igienicamente pulite.

 

L'allergia si manifesta attraverso eruzioni cutanee, vistose, pruriginose e dolorose, e problemi respiratori, da lacrimazione agli occhi, naso che cola a vere e proprie crisi respiratorie.

foto di Ix Chel
foto di Ix Chel

Il motivo principale della reazione allergica sono i micro-graffi che i ratti producono sulla pelle umana, appena percettibili ma sufficienti a mettere in circolo gli allergeni che causano la reazione, poichè le unghie dei ratti vanno a contatto con tutto ciò che può scatenare allergia (saliva, urina, pelle) e così affilate è sufficiente un minimo contatto con la nostra pelle per ferirla. Anche quando non ci sembra di aver riportato graffi o taglietti, il semplice contatto dell'unghia del ratto sulla nostra pelle può scatenare reazione allergica.

In genere il ratto cucciolo non scatena forti reazioni allergiche, è durante la crescita e raggiunta la maturità che si manifesta ed intensifica l'allergia, non è quindi detto che chi è allergico ai ratti lo scopra al momento dell'adozione, può rendersi conto del problema a distanza di mesi.

Pare che il maschio "produca" più allergeni della femmina, in realtà si tratta di un fattore individuale.

Il ratto nudo può diminuire i fattori di rischi non avendo il pelo che "trattiene" più elementi allergici, ma non dà alcuna garanzia poichè comunque per leccarsi usa la saliva ed entra in contatto con la sua urina come tutti i ratti.

Anche le normali operazioni di pulizia possono scatenare reazioni allergiche poichè si viene a contatto con materiale da nido o di fondo che ha tracce di urina e non solo.

 

Ai primi sintomi di possibile allergia nei confronti dei ratti è bene consultare un medico e capire se i tratta di allergia ai ratti  (e non causata da altro) e come attenuarne i disagi, se possibile.

 

Il tenere la gabbia dei ratti in un ambiente diverso dalla camera da letto, utilizzare guanti e una mascherina per la pulizia degli alloggi ed evitare di venire graffiati il più possibile può aiutare a meglio gestire la convivenza.