Il grooming è la pratica tra animali di pulirsi e toelettarsi il pelo a vicenda, comportamento che rinsalda e fortifica i rapporti tra i membri dello stesso gruppo e li rende più affiatati tra loro.

Nei ratti la pulizia è molto importante e buona parte della loro giornata è dedicata alla cura del pelo e del corpo, propria e dei compagni di colonia.

A volte sentiamo un ratto pigolare sotto il "grooming poderoso" di un suo compagno:

in genere il ratto che grooma così "violentemente" è il ratto dominante.. e il ratto che pigola gli stà dicendo che lo riconosce come più alto in grado (e quindi non c'è bisogno che ci vada pesante con lui).

Quando un ratto ci pulisce i capelli.. o un braccio.. o le dita.. ci stà groomando!

Gesto di affetto e di affiatamento con noi! ;)

Spesso chi ha ratti da poco si trova nel dubbio.

Osserva i propri ratti e non capisce bene se stiano giocando o se in effetti stiano litigando..

In questo posso darvi un aiuto: se stanno litigando.. è davvero davvero evidente!

Invece rientra nel gioco-rituale di lotta tutti quei comportamenti di inseguimento, confronto, impennate, squittii e ribaltamenti che in una colonia dove ogni ratto assume un ruolo e una posizione stabilita dalla gerarchia vigente. Rientrano nella normalità poichè la gerarchia non è fissa e immutabile ma anzi evolve..

cresce assieme ai ratti..

Il gioco si può fare anche un pò duro e violento, spesso sono gli ormoni a giocare un ruolo importante nell'estremizzazione di certi comportamenti ma se alla fine delle zuffe/baruffe dormono tutti assieme e si comportano normalmente.. non c'è da preoccuparsi.

Durante l'adolescenza (dai 4-5 mesi fino all'anno d'età) va tenuta vigilata la situazione, le zuffe possono intensificarsi o aumentare di frequenza, possono sembrare più "pesanti" e rudi ma non è necessario allarmarsi.. 

Quando bisogna allarmarsi?

quando il ratto che viene scacciato dal dominante vive in uno stato perenne di stress, rischia morsi, non può alimentarsi o fare qualsiasi altra cosa nella gabbia perchè il dominante lo assilla..

ecco.. quella è una situazione che è andata ben oltre il gioco, in natura il ratto che viene scacciato si allontanerebbe dando pace a sè stesso e anche al dominante che lo caccia, in gabbia questo non è possibile.. e il rischio che possano farsi estremo male è concreto.

Ecco perchè quello è compito nostro, provvedere a ridare pace e serenità ad entrambi i ratti.. o a chi altro è coinvolto nella situazione..

Spesso il ratto così eccessivamente dominante è in overdose di testosterone.

la soluzione è la castrazione, senza la quale non c'è modo di far rientrare il boom ormonale di cui è vittima il ratto diventato aggressivo, compromettendo non solo l'equilibrio della colonia ma anche la sua stessa esistenza, costringendolo alla solitudine e ad una vita da infelice.

Il primo approccio che il ratto ha nei confronti del mondo è attraverso la bocca.

Appena cucciolo, la mamma gli porta il primo cibo solido nel nido, lui prende tra le manine questa novità.. e il suo istinto gli dice: "senti di cosa sa.. assaggiala.. mettila in bocca!"

E per tutto il primo periodo della sua vita userà la bocca per sentire, sperimentare, toccare, afferrare.. l'arte del diventare grandi passa per le fauci aperte di un cucciolo! ^^

E' quindi del tutto normale che un rattino assaggi le nostre dita, tenti di rosicchiarci i lobi delle orecchie, sia perfino attratto dai nostri occhi (per i ratti le secrezioni sono "gustose") o cerchi di infilarcisi in bocca! >_<

La curiosità e la voglia di sperimentare sono qualità necessarie per uno sviluppo psico-fisico perfetto!

Detto questo.. s'è capito che no, non morde.. tocca!

Discorso completamente diverso che con l'andare del tempo scemerà e sparirà..

alcuni ratti mantengono il "vizio" di toccare le dita tenendole tra gli incisivi.. ma non stringono assolutamente..